“Ad gentes” come osservatorio e laboratorio della missione

Menin Mario

Contenuto in: UUJ 2014 - 1 pp: 71 - 92
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Ebook 2014 Non disponibile

A cinquant’anni dal Concilio, la mentalità missionaria è molto cambiata all’interno della chiesa. Anche gli istituiti missionari sono cambiati, vuoi per la trasformazione della missione vuoi per la loro stessa mutazione interna. In questo rimescolamento di carte, i temi e i problemi tradizionali della missione si sono incrociati nell’osservatorio e laboratorio della missione ad gentes con le nuove sfide della missione, quali la secolarizzazione, il pluralismo religioso e la globalizzazione. Nel suo ideale pellegrinaggio per il mondo, l’autore tiene conto soprattutto del punto di vista degli istituti missionari. Prende successivamente in considerazione l’ad gentes nell’orizzonte del mondo secolarizzato, delle religioni e delle culture. I missionari, ospiti e pellegrini di questo tempo religiosamente e culturalmente incerto, sono chiamati a “dire Dio” e il vangelo di Gesù Cristo, facendoci carico delle gioie e delle speranze, delle tristezze e delle angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono. È quanto ha chiesto alla chiesa il Vaticano II, un Concilio in buona parte ancora davanti a noi!