Figura affascinante e di grande attualità, Miguel de Unamuno pone al centro della sua opera l'uomo nella sua condizione di finitezza. L'autore si propone di mostrare come in Unamuno appaia delinearsi un significativo spazio di apertura verso l'altro in una tensione che va oltre il solipsismo dell'orizzonte coscienziale. La solitudine diviene paradossalmente il luogo dove ciò che è più originario del soggetto si congiunge con l'altro in un atteggiamento di amore caritatevole, senza appropriazione e nel rispetto di una distanza. In questo senso, la solitudine si configura quale condizione del riconoscimento dell'altro come prossimo.
Autori e Curatori
Angelo Marocco, dopo un periodo di studi all’estero, dapprima presso l’Università di Salamanca e successivamente presso l’Università di Würzburg, ha conseguito il dottorato in Filosofia presso l’Università di Roma Tor Vergata. Attualmente è direttore editoriale del Dipartimento Pubblicazioni dell’Università Pontificia Regina Apostolorum di Roma. Presso lo stesso ateneo svolge attività didattica come professore incaricato della Facoltà di Filosofia.