La lunga e sofferta storia delle relazioni tra cristiani e musulmani ha conosciuto tappe difficili. In epoca recente la promulgazione della Dichiarazione conciliare Nostra aetate sulle relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane è apparsa agli occhi di molti come una felice sorpresa. Se il testo della Dichiarazione riflette un nuovo modo di apprezzare la fede dei musulmani e di valutare positivamente i contenuti dell’Islam, cioè è dovuto anche agli scritti e all’attività di alcuni cristiani d’avanguardia. Tra di loro emergono i profili di quattro “precursori”: Louis Massignon, Jean-Mohammed Abd el-Jalil, Louis Gardet e Georges Anawati. Essi hanno voluto superare i «non pochi dissensi e inimicizie sorti tra cristiani e musulmani nel corso dei secoli», sforzandosi di esercitare sinceramente la mutua comprensione» giacché erano tutti impegnati «a difendere e promuovere insieme (ai musulmani), per tutti gli uomini, la giustizia sociale, i valori morali, la pace e la libertà».
Autori e Curatori
Maurice Borrmans appartiene alla Società dei Missionari d'Africa (Padri Bianchi). Addottoratosi alla Sorbona (Parigi), ha vissuto vent'anni in Algeria e Tunisia, prima di spostarsi a Roma, dove ha insegnato al Pontificio Istituto di Studi Arabi e d'Islamistica (PISAI). Direttore della rivista Islamochristiana, dal 1975 al 2004, è stato consultore presso il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, ed è tra i maggiori esperti di dialogo islamo-cristiano. Ha pubblicato, tra i vari titoli, "Islam, religione e società" (Radio Televisione Italiana 1980), "Orientamenti per un dialogo tra Cristiani e Musulmani" (Urbaniana Press 1988), "ABC per capire i Musulmani" (Ed. San Paolo 2007).