Dai sacrifici dell'Antico Testamento al sacrificio di Cristo


Dai sacrifici dell'Antico Testamento al sacrificio di Cristo

Deiana Giovanni

prefazione di: Fabris Rinaldo

Collana: Spiritualità
Supporto Anno ISBN Prezzo
Cartaceo 2002 978-88-401-2068-3 Non disponibile

Il sacrificio nel linguaggio corrente è sinonimo di rinuncia. Originariamente, invece, era il momento in cui Dio incontrava il fedele per benedirlo (Es 20,24). Questo è il significato originario che aiuta a porre nella giusta luce il sacrificio per eccellenza della tradizione cristiana, ossia la morte di Cristo in croce. Cristo con la sua morte non placa l’ira di Dio provocata dai peccati dell’umanità, ma invece, associando l’umanità alla sua croce, insegna a trasformare la parte più disprezzata dell’esistenza, la sofferenza, in un sacrum. Sacrificio infatti deriva da sacrum facere, rendere sacro, divino. Ogni uomo può trasformare la sofferenza più incomprensibile, quella provocata dall’egoismo e dalla malvagità umana, in un’offerta sacrificale, che, quando vissuta in Cristo, porta alla resurrezione.

Dettagli supporto

Supporto

Cartaceo

Pagine

120

Dimensioni

13x20

ISBN

978-88-401-2068-3

ISBN 10

88-401-2068-8

Anno pubblicazione

2002

Collane

Spiritualità

Editore

Urbaniana University Press