Questa ricerca dell’AICa (Associazione Italiana dei Catecheti) sulla situazione della formazione muove dall’osservazione che i risultati dell’azione catechistica sono inadeguati alle esigenze della Chiesa italiana. In questo senso essa partecipa dello sforzo di comune comprensione per il futuro della Chiesa e delle comunità cristiane, coinvolte in un cammino di ripensamento che ormai dura da quarant’anni. Dietro l’impulso del Concilio esse cercano di comprendere quali svolte pastorali sono necessarie per ridare alla Chiesa la possibilità di comunicare in modo significativo il Vangelo alle nuove generazioni. Una di esse è proprio il ripensamento formativo-educativo dell’insieme della pastorale nella prospettiva missionaria. Le comunità posseggono numerosi percorsi formativi. Questi rimandano a dimensioni dell’agire pastorale, ad agenzie, istituzioni e centri di ricerca teologica. La tesi fondamentale del libro è che occorre ripensare tali percorsi a partire da un concetto adeguato di formazione. Le diverse agenzie pastorali potrebbero da ciò trovare una collocazione più adeguata. Con queste, in un prossimo futuro, la catechesi dovrà e vorrà entrare in profonda interazione in nome della pastorale d’insieme o pastorale integrata e in nome dell’unità del destinatario, come ci insegnano i fondamentali documenti programmatici episcopali. Si potrebbe formulare l’ipotesi di un ripensamento globale del momento iniziatico-formativo-educativo da affidare ad una istituzione che faccia del momento iniziale della formazione della vita cristiana il suo compito centrale.