Secondo un inveterato insegnamento morale e giuridico l'atto umano, che è sempre a fondamento dell'atto giuridico, si compone di un aspetto volitivo e di un aspetto cognitivo. Tutto ciò che influenza una delle due dimensioni dell'atto umano fino ad eliminarla totalmente compromette la possibilità di ravvisare la stessa sussistenza di un atto libero e quindi giuridicamente rilevante. Questo tema, nei confronti del quale la Chiesa ha preso nel tempo posizioni differenti, abbraccia la vasta problematica della violenza psichica e del plagio che riguardano non solo la sfera giuridica ma anche quella psichiatrica e psicoterapeutica.
Autori e Curatori
Andrea D'Auria professore ordinario della Facoltà di Diritto canonico della Pontificia Università Urbaniana, professore invitato presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su Matrimonio e Famiglia nelle sezioni di Roma e Washington, nonché presso il Pontificio Istituto Teologico Internazionale di Trumau (Austria). Giudice esterno presso il Tribunale d’Appello del Vicariato di Roma e consultore della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.