Le finanze pontificie sono oggetto di sempre più frequente attenzione da parte della cronaca contemporanea ma vengono perlopiù presentate, anche dagli studi più accreditati, sotto un profilo scandalistico, teso a mettere in evidenza ogni genere di elusioni e illeciti di cui la Santa Sede si sarebbe resa responsabile nella loro gestione.
Per contro, l’esame qui offerto intende risalire alle fonti ufficiali accessibili, a partire dal pontificato di Paolo VI e sino a quello di Francesco. L’esame di tale ampia documentazione, anche se talvolta incompleta e non del tutto trasparente, consente di fornire un quadro puntuale e dettagliato della complessa struttura finanziaria e dell’amministrazione del patrimonio della Santa Sede, correggendone al tempo stesso le stime talvolta imprecise o manipolate dall’informazione corrente.
• Le finanze pontificie dopo il Trattato Lateranense
• La struttura finanziaria della Santa Sede
• L’amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica
• I bilanci della Santa Sede negli ultimi 50 anni
• Lo Stato della Città del Vaticano: attività economiche e di servizi
• L’Istituto per le Opere di Religione
Autori e Curatori
Pier Virginio AImone Braida, Ordinario emerito di Diritto canonico all’Università di Fribourg/Freiburg, docente invitato alla Pont. Università Urbaniana, è stato per molti anni lettore attento di manoscritti canonistici latini in gotico minuscolo del XII e XIII secolo. Ha pubblicato da ultimo un’edizione critica di una Somma canonistica del XII secolo; in precedenza, un saggio sulla dottrina politica della decretistica e un volume sull’intervento dello Stato nelle nomine dei vescovi in epoca contemporanea in Europa. È inoltre autore di diversi articoli relativi al diritto canonico e alla storia del diritto canonico medievale su riviste internazionali. Più recentemente si è occupato di temi di economia e di finanza.