L’impatto sociale, economico e politico delle migrazioni di milioni di persone s’impone all’attenzione di molti e suscita dibattiti di interesse vario. Mentre le scienze umane, come l’antropologia e la sociologia, da tempo seguono l’andamento del fenomeno della mobilità nel nostro pianeta, aggiornando via via le loro analisi, la teologia sembra sia rimasta ai margini di un lavoro di approfondimento interpretativo globale. I saggi contenuti in questo volume rappresentano quindi lo sforzo di un qualificato gruppo internazionale di teologi che, da più prospettive, indagano il fenomeno con l’intento di prefigurare un coinvolgimento ecclesiale responsabile e profetico in un mondo la cui geografia umana è in rapido cambiamento. Questo imponente ‘segno dei tempi’ pone infatti due sfide: riaffermare che la missione con i migranti è una dimensione fondamentale della Missio De che attraversa, anima e conduce la Missio Ecclesiae in spazi e tempi propri di un ‘pianeta in movimento’; tradurre l’esperienza di vita e di fede degli stessi migranti in via che orienta la teologia e la prassi verso un’evangelizzazione anch’essa in movimento.
Autori e Curatori
Gioacchino Campese, docente di Teologia presso il SIMI; in precedenza professore invitato al Catholic Theological Union – Chicago (USA). Dal 1995 al 2002 è stato vice-direttore del centro di accoglienza migranti a Tijuana, ed è autore di numerosi saggi sui problemi delle migrazioni di frontiera tra Messico e Stati Uniti.
Daniel Groody, docente di Teologia presso l'Università di Notre Dame (USA), è autore di: "Border of Death, Valley of Life: An Immigrant Journey of Heart and Spirit" (2002), e "Globalization, Spirituality, and Justice: Navigating the Path to Peace" (2007); ha curato inoltre, "The Option for the Poor Beyond Theology: An Interdisciplinary Reader" (2013).