La comprensione dell’uomo africano dipende dalla conoscenza della sua identità, dal suo accostamento ai tratti fondamentali (religione, cultura, nascita, matrimonio, morte, solidarietà, relazionalità) che disegnano l’antropologia comunitaria africana. L’appartenenza dell’africano alla comunità e il suo stretto legame con l’intera creazione si prolungano nel tempo saldando il presente con il passato e aprendolo positivamente al futuro. In nome della solidarietà, costitutiva o morale, l’uomo africano si sente se stesso solo in relazione con gli altri e per gli altri. Con la valutazione etica del vivere-insieme degli africani, evidenziata nella dimensione assiologica delle relazioni, si pone in discussione soprattutto il tema della relazionalità connessa alla solidarietà. Superando molti stereotipi degli approcci più tradizionali, vengono così esposti gli aspetti negativi e positivi di questa speciale forma di solidarietà nel vissuto quotidiano delle comunità africane.
Autori e Curatori
Gabriel Gaston Tata, sacerdote della diocesi di Dassa-Zoumé in Bénin (Ovest Africa), è professore incaricato di Etica sociale alla Facoltà di Teologia della Pontificia Università Urbaniana. Filo conduttore della sua ricerca e del suo impegno culturale è l’analisi delle strutture antropologiche implicate nei problemi specifici della riflessione etica.