L’attuale contesto globalizzato, con il pluralismo culturale che lo contraddistingue, mostra forti somiglianze con l’epoca in cui visse San Paolo. Chiamati a confrontarci con gli spostamenti umani, individuali e collettivi, in lui riconosciamo lo stimolo e il modello per vivere in pienezza l’incontro, il dialogo, il reciproco arricchimento. E la sua straordinaria apertura universale rende questo grande missionario particolarmente vicino all’uomo contemporaneo. Il contributo specifico della predicazione di Paolo va colto sondando il suo linguaggio, le sue strategie comunicative e le sue dinamiche di apostolato. Allora come oggi, l’annuncio della fede, il kerygma, è un aiuto, non un ostacolo alla pacifica convivenza tra i popoli.
Autori e Curatori
Gabriele Bentoglio, dopo aver insegnato Sacra Scrittura, prima al Missionary Institute London e poi allo Scalabrini International Migration Institute, a Roma, di cui è stato anche Preside nel 2009-2010, nel 2005 ha iniziato il suo servizio come Officiale del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti; nel 2009 è stato quindi designato Procuratore generale, Consigliere e Segretario generale della Congregazione dei Missionari Scalabriniani. Nel maggio 2010 papa Benedetto XVI lo ha nominato Sotto-Segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti.