Negli ultimi decenni la Chiesa ha dimostrato in maniera sempre più incisiva la sua vicinanza a coloro che vivono il dramma della mobilità umana. Documenti fondamentali sulla vita religiosa hanno contribuito a suscitare una forte sensibilità verso questo fenomeno. La stessa vita comunitaria e la missione hanno risentito di tali trasformazioni: gli ordini religiosi si sono infatti aperti a una prospettiva di internazionalità e interculturalità. Nel presente volume vengono proposte alcune testimonianze di congregazioni e istituti di vita consacrata che si sono lasciati coinvolgere nel fenomeno dei migranti e dei rifugiati e che, modificando le proprie strutture, hanno saputo realizzare comunità sempre più aperte al dialogo e alla convivenza. In evidenza, le esperienze dei missionari di San Carlo-scalabriniani, dei gesuiti, dei verbiti, delle cabriniane, delle figlie di Maria Ausiliatrice-salesiane e di altri ancora.